Cultor College

Impressionismo in Fotografia

Un nuovo inizio

di Radek Kozak


L'Autore:

Radek Kozak, è un fotografo di Belle Arti che opera a Cracovia in
Polonia. Interessato a creare immagini suggestive, ama sperimentare e scoprire nuove strade per commuovere, ispirare o divertire lo spettatore, fornendo sguardi penetranti nella vita delle persone e nella loro interazione con l'ambiente, cercando la dose giornaliera di bellezza da mostrare al mondo.

Specializzato anche nei reportage di viaggio, ha fondato il sito Vision Traveler dove propone le sue sperimentazioni.

Radek sostiene che la fotografia deve riflettere le emozioni di luoghi, persone o qualsiasi altra cosa, qualunque sia il soggetto: "Devi fotografare ciò che ti ispira, cosa ti fa ridere o piangere o cosa ti meraviglia nelle vicende della vita".

In questo articolo Radek Kozak ci spiega il suo approccio alla fotografia impressionista.

Si tratta di un vero e proprio stile creativo, libero dai vincoli delle regole, aperto alle novità della sperimentazione, non come approfondimento tecnico, ma con lo scopo di suscitare sensazioni ed emozioni.


Proprio le stesse motivazioni dei grandi maestri della pittura impressionista, che violando le regole, nella seconda parte del XIX secolo, hanno aperto nuove strade all'espressione artistica.


Il mio nuovo inizio

Che cosa accadrebbe se usaste la fotocamera con un po' d'anarchia?


Che cosa accadrebbe se non seguiste ogni singola regola al momento dello scatto?

Che cosa accadrebbe se rinunciaste a qualcuno dei principi?

Che cosa succederebbe se, lungo questa strada, trovaste qualcosa di nuovo?

E' quello che è successo a me: nel mare multiforme dei generi della fotografia, ho trovato qualcosa che mi entusiasma e con cui penso di potermi esprimere. Almeno credo fermamente di poterlo fare.
Quindi siete tutti i benvenuti per unirvi a me in questo nuovo cammino: il mio nuovo inizio.





Incontra la fotografia impressionista

Ricordo le lezioni d'arte al liceo, quando la nostra insegnante parlava per ore sulla storia della pittura, le sue fasi e tipologie e questo era ancora niente in quanto lei avrebbe potuto parlare per ore solo su un particolare dipinto.
Per me è sempre stata un esempio di donna spinta dalla passione, anche se un po' eccentrica e, non ho paura a dirlo, sicuramente folle nel pensare che ad alcuni dei suoi studenti interessasse veramente cosa stava dicendo.
Il suo era il corso più semplice, così vi partecipava metà della scuola.
Oggi penso che, dopo tutto, non era poi così matta, infatti è riuscita a contagiare alcuni di noi nel considerare l'arte, ogni arte, come una componente importante della vita. Credo di essere stato uno di questi.


Fin dai disegni preistorici, attraverso il cubismo, l'astrattismo, il dadaismo e il surrealismo c'è stato uno stile pittorico che mi ha sempre colpito particolarmente. Quello impressionista.
C'era qualcosa nella luce e nei colori miscelati perfettamente, attraverso i miei occhi, nel mio cervello, che creava una sensazione che non si poteva spiegare.

Le mie stelle guida sono Cézanne e Pissarro e non mi stanco mai della loro sinfonia visiva.


C'era qualcosa in quei delicati tratti di pennello o in quelle piccole macchie che mi hanno fatto meravigliare di quei momenti fugaci ritratti nelle tele.
Non voglio essere un critico d'arte, ma sono veramente affascinato da questo mezzo espressivo.
Per me, la cosa più eccitante è la grande capacità di suggestione di questi dipinti. Piuttosto che mostrare chiaramente i loro argomenti gli impressionisti cercano di trasmettere la sensazione di una scena. Spesso hanno creato un senso di vaga e dolce armonia con le loro ombreggiature, piuttosto che mostrare forme esatte e nette.


Tutto questo è avvenuto più o meno nello stesso periodo in cui la fotografia stava guadagnando una certa attenzione, diventando più accessibile, al punto che fu d'aiuto ed ispirazione anche per alcuni tra i pittori.
Penso che già solo questo arricchisca di maggior fascino quel periodo.


Comunque, mentre al corso d'arte stavo facendo i miei esercizi di "sfuocato" mi sono reso conto che lo stesso poteva essere fatto con la fotografia! Tutto con la fotocamera. Ho compreso che attraverso quest'aria di mistero e meraviglia, potevo anche suggerire e suscitare sensazioni, senza i legami e i vincoli della fotografia tradizionale.

Certo rimane sempre valida la conoscenza della composizione, il senso delle diverse forme di design, sapere come opera la luce, ma è indubbio che questo tipo di fotografia mi consente maggiore libertà.
Infatti sono in grado di sperimentare con la messa a fuoco o la sua mancanza, con l'uso di alcune tecniche come il panning, o il movimento della fotocamera o i diversi tempi di posa, per ottenere una creatività illimitata.
Questo è quello che mi affascina in questo momento e che sto approfondendo: mi sto dando il permesso di sperimentare e non sono preoccupato per gli errori in quanto penso che in questo stile, senza regole, ci siano solo nuove possibilità e voglio scoprirle.



Naturalmente rimango sempre interessato alla fotografia di viaggio, quest'anno sto per intraprenderne altri due dai quali spero di riportare un po' di lavoro consistente ma, come si può vedere, ho cambiato il modo di vedere ed interpretare la mia professione.
Io non amo le etichettature e credo che una persona debba avere il coraggio di definire, in ogni momento, ciò che è importante e ciò che sta giocando un ruolo determinante per la propria vita creativa.


Comunque spero che possiate apprezzare alcune delle mie fotografie della mia prossima serie "Sfocature".
Sono entusiasta e penso che sarò in grado di condividere il mio percorso con voi e so che sarà molto divertente farlo!



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Last modified: January 2018