La Fotografia viene definita arte, scienza e pratica.
Non a caso si usano tre appellativi così diversi tra di loro per cercare di spiegare questa attività dai contorni sfumati, dove i confini tra tecnica ed arte, fra semplice riproduzione ed interpretazione espressiva, risultano vaghi ed indefiniti.
Con il costante sviluppo della tecnologia, le macchine (ed anche i procedimenti di post-produzione) richiedono sempre di meno l'intervento dell'operatore, semplificando ed automatizzando i processi che diventano sempre più meccanici ed impersonali.
Così, come avviene per ogni altra espressione umana, la Fotografia richiede una riflessione che ne chiarisca il senso: si tratta di una semplice duplicazione della realtà, limitata solamente dai condizionamenti tecnici, o può essere anche un mezzo artistico interpretativo in grado di catturare, esprimere e comunicare emozioni e sentimenti ?
E' la stessa domanda che ci si pone indagando, in generale, sul rapporto tra l'uomo e la tecnologia, in un contesto in cui le macchine partecipano in misura sempre crescente al nostro quotidiano, al punto che sovente anche pensieri e desideri sembrano automatizzarsi.
Visto che le componenti della Fotografia non sono così definite e definibili, spesso si mescolano per creare interpretazioni personali assolutamente originali. Del resto è proprio della creatività non essere legata a schemi, definizioni o catalogazioni: non ha strade giuste o sbagliate, ma un cammino costante di ricerca, sperimentazione e scoperta. Un cammino caratterizzato sovente anche da errori.
Nella Fotografia l'atto artistico comincia prima di scattare la foto, non è questione di stile e non dipende dal soggetto della scena, ma dalle intenzioni e dalle pratiche di realizzazione.
L'immagine, infatti, è la punta dell'iceberg di un progetto, o la realizzazione finale di un procedimento che si allontana sempre più dall'idea romantica e naif del fotografo che vaga tra le vicende della vita quotidiana, in attesa di catturare un'immagine o un'inquadratura.
La Fotografia comporta una relazione esistenziale tra l’opera, l'autore, il processo e l’ambiente da cui scaturisce.
Cerchiamo allora di identificare i tre grandi "stili" che attualmente caratterizzano la Fotografia.
Proprio per le caratteristiche specifiche del mezzo in questione, li definiremo "Intenzioni estetiche".
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Elenchiamo schematicamente le caratteristiche principali, proponendo alcuni approfondimenti specifici, realizzati da grandi interpreti delle varie correnti che, come esperienza comune, hanno solo quella di padroneggiare la tecnica per poi esprimersi secondo le loro personali ispirazioni.
L'intento di questa pagina non è quindi una fredda catalogazione di tendenze e metodologie, ma uno spunto ulteriore per conoscere ed apprezzare, approfondendole, strade già battute da altri, magari aprendo nuovi orizzonti.
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La fotografia tende verso tre "intenzioni estetiche":
Realismo, Formalismo ed Impressionismo
che non devono essere confusi con i movimenti artistici con lo stesso nome. Ecco lo schema delle componenti e delle caratteristiche principali, con gli approfondimenti relativi.
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Problematiche
La questione è se il realismo è sempre possibile. Non è sempre vero che il fotografo altera la percezione e che questa è sempre legata all'inquadratura? Sicuramente il fotografo è di fronte a scelte e ad un punto di vista, che interpretano la scena.
Il Formalismo deve forzatamente prendere in considerazione le realtà della scena, gli oggetti non possono essere sostituiti, come potrebbe fare un pittore. Il mezzo è anche restrittivo.
L'Espressionismo è limitato dalle forme e anche dal mezzo tecnico.
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