Vertorama
di Grzegorz Rogala
Il termine Vertorama sta semplicemente ad indicare un panorama verticale ed è uno dei modi migliori per catturare immagini d’interni.
Se non si ha familiarità con la fotografia panoramica, si può leggere il mio articolo sul Panorama equirettangolare familiarizzandosi così con il processo di “cucitura”.
I principi di scatto del Vertorama sono praticamente gli stessi del panorama equirettangolare. Tuttavia, per realizzare un Vertorama se si utilizza un obiettivo grandangolare, come un fisheye 8mm, saranno necessarie solo 3 o 4 foto da assemblare.
Tate Britain, vertorama
Questo articolo tratta il processo completo: dallo scatto alla cucitura e alla post produzione, discutendo alcuni problemi connessi a questo procedimento.
Si potrebbe obiettare che lo stesso campo visivo può essere catturato scattando una foto con un obiettivo fisheye con orientamento verticale. Tuttavia, ritraendo una visuale così ampia, l’immagine creerà distorsioni di rilievo nella parte superiore e inferiore.
I Vertorama, invece, sono in grado di rappresentare un enorme campo visivo senza distorsioni significative.
Quello che serve è una fotocamera reflex e un obiettivo grandangolare, preferibilmente una lente fisheye 8 mm DX di fotocamera formato FX. La ragione per usare un grandangolo, al contrario di un altro obiettivo, è che consentirà di catturare un campo visivo più ampio, consentendo poi di ritagliare l'immagine secondo il nostro gradimento, in post-produzione.
In primo luogo bisogna trovare uno scenario interessante e significativo. Chiese, cattedrali e musei sono l'ideale, ma bisogna ricordare una cosa: più lontano si è, tanto meglio.
Come abbiamo visto prima, un obiettivo grandangolare catturerà una visuale più ampia, per questo si dovrà ritagliare la foto per ottenere l'effetto desiderato.
Bisogna anche ricordare che la luce è destinata a cambiare con ogni esposizione, in quanto punteremo la fotocamera in diverse parti dell'edificio, così dovremo scattare in modalità manuale, decidendo in anticipo la giusta velocità dell'otturatore.
Una volta che si riesce a trovare il giusto, iniziamo a scattare le foto. Ricordate che, proprio come nella tradizionale fotografia panoramica, è necessario ruotare la fotocamera attorno al punto nodale dell’obiettivo. E’ fondamentale ridurre le distorsioni per rendere più semplici le cuciture. L'immagine qui sotto mostra la posizione che la fotocamera dovrebbe avere durante i vari scatti.
La cosa più importante è realizzare questa fase correttamente. Non basta guardare attraverso il mirino e quindi spostare la testa su o giù.
E' il retro della fotocamera che dovrebbe muoversi su e giù, piuttosto che la parte anteriore (vedi foto sopra).
Personalmente trovo più facile tenere i lati della lente, mentre la si ruota, ma sperimentando questa tecnica ognuno può trovare il modo più agevole per ruotare la fotocamera.
Naturalmente sarebbe meglio utilizzare un treppiede con apposita testa panoramica
Munster, vertorama
In primo luogo, bisogna decidere il centro della nostra immagine. Poi, ruotando la fotocamera nel modo giusto, catturare la parte inferiore della scena. Successivamente, mantenendo una buona sovrapposizione del 30%, spostare la camera ed effettuare lo scatto centrale. Poi, muovendo la fotocamera più in alto, catturare un'altra immagine. Infine, se si desidera catturare un maggiore campo visivo, scattare un'altra foto puntando la fotocamera direttamente al soffitto. Ora, si dovrebbero avere tre a quattro immagini e, a questo punto, si passa alla fase di cucitura, magari utilizzando un software specifico, come Hugin.
Munster, vertorama
La parte della cucitura è relativamente semplice e non dovrebbe richiedere troppo tempo. C'è solo un'ultima cosa che dovete ricordare. Al fine di preservare il campo visivo e ridurre le distorsioni, è necessario ruotare le immagini mantenendo l’orientamento verticale. Basta caricare le immagini con orientamento verticale nel software di cucitura, stabilire i punti di controllo automatico e allineare il panorama. Bisognerà regolare il centro del panorama e ritagliarlo nella finestra di anteprima. Non bisogna scoraggiarsi se in un primo momento l'immagine appare distorta. Per ottimizzarla si dovrà lavorare sulla composizione in postproduzione con lo strumento taglierino.
Ovviamente, è possibile ritagliare ulteriormente le foto in postproduzione al fine di ottenere l'effetto desiderato.
Si può anche sperimentare con l’HDR in quanto è l'ideale per realizzare immagini negli interni. Invece di effettuare tre scatti per ogni immagine, preferisco creare staffe dell’immagine finale vertorama (TIFF).
Come sempre la pratica e la consultazione dei siti specializzati, come “Taking Interior HDR vertorama Shots” e “Taking HDR Vertorama Shots con il treppiede” dove vengono proposti con descrizioni molto dettagliate sia il processo di ripresa che suggerimenti e consigli utili che aiuteranno a realizzare immagini sempre migliori.