Un paragone tra i ritratti di
Napoleone Bonaparte (1812) e George Washington (1796)
Con la collaborazione della "Online Library of Liberty"
di David M. Hart
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L'Autore
David M. Hart è il direttore della Online Library of Liberty Fund, premiata fonte di risorse dell'insegnamento, apprendimento, ricerche umanistiche e scienze sociali, che ha meritato numerosi riconoscimenti e partecipa al progetto "Minerva" della Biblioteca del Congresso USA.
David M. Hart si è laureato al King's College di Cambridge (Gran Bretagna), ha seguito corsi di specializzazione all'Università di Stanford (USA), Sydney (Australia) e Mainz (Germania) quindi ha insegnato al Dipartimento di Storia dell'Università di Adelaide (Australia).
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Questo breve studio, pubblicato sul sito della Liberty Fund's Online Library of Liberty, mette a confronto il ritratto "Lansdowne" del presidente George Washington (1796) con quello di Jacques-Louis David "L'imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries" (1812).
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Introduzione
Ci sono alcune analogie sorprendenti nella vita di George Washington (1732-1799) e Napoleone Bonaparte (1769-1821):
entrambi sono stati capi militari che hanno aiutato i loro paesi nel corso di una rivoluzione e tutti e due sono arrivati al potere come capi di una repubblica che si era scrollata di dosso le catene della monarchia.
Ma mentre Washington tornò volentieri alla vita civile, promuovendo lo sviluppo delle nuove istituzioni repubblicane degli Stati Uniti, Napoleone cercò di centralizzare tutto il potere nelle sue stesse mani, come primo console e poi come auto-incoronato imperatore dei francesi.
Il primo rimase un convinto repubblicano, mentre il secondo si trasformò in un tiranno militare.
Washington nel suo "Discorso d'Addio" del 1796 mise in guardia la nuova repubblica contro i pericoli che derivavano dal cercare di comportarsi come una tradizionale potenza europea "allacciando alleanze" che la coinvolgessero in guerre e conflitti internazionali.
Napoleone, invece, cercò di usare la forza militare per "liberare" l'Europa dal "feudalesimo", dalla Spagna ad ovest fino alla Russia ad est.
Forse nel momento in cui è stato dipinto il ritratto di Napoleone (circa 8 anni dopo gli avvenimenti descritti nel dipinto) intuì che le sue ambizioni imperiali potevano esaurirsi nel nulla, mentre la sua eredità più duratura sarebbe stata la riforma legale che introdusse il Codice Civile.
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Il Dipinto
Stuart Gilbert, George Washington (1796)
("the Lansdowne Portrait ").
Ubicazione
National Portrait Gallery, Smithsonian Institution,
Washington, DC.
Descrizione
Washington ha servito come primo presidente degli Stati Uniti dal 1789 al 1797. Questo significa che il quadro è stata realizzato verso la fine del suo mandato.
Washington è vestito con un abito di velluto nero con una camicia bianca, calze e scarpe nere con fibbie d'oro.
Il Presidente è in piedi su un grande tappeto, non è sorridente e ha un volto inespressivo.
Nella mano sinistra regge una spada, il suo braccio destro è teso in un gesto di benvenuto.
Dietro di lui, a destra, c'è una sedia imbottita in rosso, con l'immagine a forma ovale delle stelle e strisce americane, una versione che appare nel Grande Sigillo degli Stati Uniti (1782).
A sinistra c'è un tavolo con una tovaglia rossa, sollevata in un angolo per scoprire 5 libri di grandi dimensioni sul pavimento, che suggeriscono che questo sia il suo tavolo da lavoro. Su di esso vediamo altri due libri, accanto a una penna d'oca, all'inchiostro, alcune carte arrotolate e un cappello nero piumato.
La tovaglia sollevata mostra anche la gamba del tavolo a forma di fascio littorio romano con aquile sulla cima.
Sullo sfondo ci sono colonne romane attraverso le quali si possono intravedere delle nuvole e un arcobaleno che si inarca dalla parte superiore del suo braccio teso, verso l'alto a destra.
Vedi il dipinto ingrandito
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Analisi
Il dipinto mostra Washington al "lavoro come Presidente" che sta per scrivere una relazione o una proposta di legge che richiede una ponderosa ricerca.
Il testo più importante che Washington ha scritto nel 1796, che potrebbe essere quello suggerito nel dipinto, è il suo "Discorso d'addio" pubblicato nel mese di settembre.
Si pensa anche che i 2 libri sul tavolo potrebbero essere
"Il Federalista" e "la Gazzetta del Congresso".
Il suo abbigliamento è semplice, in linea con le nozioni illuminate di semplicità e frugalità, evitando il lusso regale del vecchio regime.
Ci sono anche due riferimenti alle tradizioni romane con i fasci sulla gamba del tavolo (simbolo della resistenza repubblicana, in cui più aste di legno sono legate in un mazzo infrangibile) e con le colonne in stile romano.
Il modello romano, infatti, venne scelto per strutturare la politica americana: realizzando organi come il Senato e per la progettazione architettonica di edifici pubblici come il Campidoglio.
L'arcobaleno nello sfondo è un'allegoria che suggerisce che la tempesta militare che aveva devastato la nuova repubblica durante la guerra con la Gran Bretagna era ormai finita e che stava nascendo "una nuova era di libertà".
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Dettagli da notare
Stuart Gilbert, George Washington (1796)
(the Lansdowne Portrait ").
Fonte: National Portrait Gallery, Smithsonian Institution, Washington, DC
1. nella mano sinistra regge una spada rivolta verso il basso
2. il suo braccio destro è teso in un gesto di benvenuto
3. dietro di lui a destra una sedia imbottita in tessuto rosso l'immagine di forma ovale delle stelle e strisce americane, una versione che appare nel Grande Sigillo degli Stati Uniti Stati (1782)
4. 5 libri di grandi dimensioni suggeriscono che ha lavorato fino a poco prima.
5. altri due libri sono sul tavolo accanto a una penna d'oca, all'inchiostro, alcuni giornali arrotolati e a un cappello nero piumato
6. la gamba del tavolo (e della poltrona) a forma di fasci littori romani sormontati da aquile sempre di foggia romana.
7. ci sono colonne romane attraverso cui si possono vedere alcune nuvole e un arcobaleno che si inarca sopra al braccio destro in alto a destra
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Risorse Online
Biografia di Washington<http://oll.libertyfund.org/person/3872> con collegamenti ai suoi scritti (1889, 14 vols.) <http://oll.libertyfund.org/title/2348> e ad altri suoi lavori
Discorso d'addio di Washington (1796) <http://oll.libertyfund.org/title/848/102077>
Topic: Rivoluzione e Costituzione americana <http://oll.libertyfund.org/collection/65>
Topic: Rivoluzione francese<http://oll.libertyfund.org/collection/66>
Altri studi sulle immagini della Libertà e del potere <http://oll.libertyfund.org/title/2350>
Il Federalista (1788) <http://oll.libertyfund.org/title/788>
La registrazione della convenzione federale del 1787, ed. Max Farrand <http://oll.libertyfund.org/title/1785>
Scuole di pensiero: I Padri Fondatori <http://oll.libertyfund.org/collection/36>
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Il dipinto
Jacques-Louis David, L'imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries (1812).
Fonte
The National Gallery of Art, Washington, DC
<http://www.nga.gov>
Descrizione
L'imperatore Napoleone è in piedi nel suo studio presumibilmente dopo aver lavorato tutta la notte allo sviluppo del codice civile (che è stato promulgato nel 1804).
I suoi capelli sembrano spettinati e il viso sembra essere quello di chi ha passato la notte insonne.
E' vestito con l'uniforme dei Granatieri della Guardia Imperiale con la Legione d'Onore, medaglia che si era auto assegnato.
La mano destra è infilata nella giacca e nella sinistra sembra tenere un oggetto d'oro, forse un sigillo ufficiale.
Sullo sfondo alla sua sinistra c'è un orologio a pendolo che mostra l'ora, le 4:13 e una sedia imbottita su cui è appoggiata la sua spada.
Il rivestimento della sedia mostra il disegno imperiale delle api; l'iniziale "N" è stata scolpita nel legno e lo schienale curvo è decorato col fascio littorio romano. Sulla tavola c'è una pila di carte, una delle quali ha la parola "Codice". Alla sua destra una decorazione parietale con la testa alata del dio romano Mercurio (il messaggero e dio del commercio) e l'aquila imperiale. Immediatamente sotto vi è una candela che ha bruciato quasi completamente lo stoppino, suggerendo che Napoleone abbia lavorato tutta la notte nel suo studio sul codice. La scrivania mostra una gamba col disegno di un leone (forse egiziano), sotto alcuni libri e alcuni documenti sui quali il pittore David ha scritto il suo nome e la data del dipinto. Uno dei libri è "Vite parallele" di Plutarco.
Vedi il dipinto ingrandito
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Analisi
Napoleone Primo Console di Francia
(1799-1804) e poi imperatore (1804-1815).
In questo dipinto è presentato come "imperatore al lavoro" che è rimasto in piedi tutta la notte, lavorando sulla sua riforma della legge francese (il codice detto "napoleonico", o codice civile che è stato promulgato nel 1804).
Sta consultando libri legali di grandi dimensioni, eventualmente annotando le bozze del codice scritto da avvocati esperti.
Non è più raffigurato come un guerriero vittorioso, è vestito come un soldato semplice, evitando i simboli monarchici e gli abiti regali indossati in altri dipinti, al momento della sua incoronazione a imperatore nel 1804 (Confrontate: François Gerard, Napoleone alla sua incoronazione).
Rimane comunque il tema ricorrente del militarismo e dell'imperialismo con l'aquila imperiale, il fascio littorio romano, il leone egiziano, la copia delle Vite parallele di Plutarco, la sua semplice uniforme militare e le medaglie.
Sembra che nel 1812 (quando questo quadro è stato dipinto), prossimo alla sconfitta in Russia e alla fine definitiva del suo impero, Napoleone volesse tornare ad una fase precedente del suo periodo, rappresentando se stesso come un riformatore illuminato, autore di uno dei più grandi progetti legislativi per la nazione francese.
Risorse online
Napoleone codice civile (1804) edizione emessa nel 1804 <http://oll.libertyfund.org/title/2352>
e una traduzione in inglese del 1827 <http://oll.libertyfund.org/title/2353>.
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Dettagli da notare
Jacques-Louis David, L'imperatore Napoleone nel suo studio alle Tuileries (1812).
Ubicazione: The National Gallery of Art, Washington, DC <http://www.nga.gov>
1. E' vestito con l'uniforme dei Granatieri della Guardia Imperiale, con la Legione d'Onore
2. nella mano sinistra, sembra tenere un oggetto d'oro, forse un sigillo ufficiale
3. un orologio a pendolo indica l'ora, le 4:13
4. vi è una sedia imbottita su cui è poggiata la sua spada.
5. la tappezzeria mostra il disegno imperiale delle api e l'iniziale "N" scolpita nel legno.
6. la schiena curva della sedia è decorata con i fasci romani.
7. sul tavolo c'è una pila di carte, una delle quali ha la parola "Codice" (civile o Codice napoleonico).
8. una decorazione a parete ha la testa alata del dio romano Mercurio (il messaggero e il dio del commercio) e l'aquila imperiale.
9. una candela che ha bruciato fin quasi alla fine lo stoppino suggerisce che Napoleone ha lavorato tutta la notte, nel suo studio, sul Codice.
10. si vede un una gamba della scrivania col disegno di un leone (forse Egiziano)
11. una pila di libri e alcuni documenti sui quali il pittore
David ha scritto il suo nome e la data del dipinto (vedi ingrandimento).
Uno dei libri è "Vite parallele" di Plutarco.
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This essay first appeared on Liberty Fund's Online Library of Liberty website and is translated and republished with their permission.
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Last modified: January 2018
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