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Applicare stile e colori di Matisse alla fotografia

di Tyson Robichaud

Tyson Robichaud è un artista fotografo che vive e lavora a Portland, nel nord ovest degli Stati Uniti, dove alla sua attività creativa abbina quella di studioso ed insegnante della tecnica e della pratica digitale. In questo articolo propone l'utilizzo del colore, nella fotografia, con lo stesso stile usato da Henry Matisse nei suoi quadri.
Alcune delle sue immagini su tysonrobichaudphotography.com

Henry Matisse, autoritratto


Henri Matisse (1869-1954) è noto per essere stato uno degli artefici dello stile Fauve, evoluzione dell'impressionismo, con la sua semplificazione delle forme, la rinuncia di prospettiva e chiaroscuro, l'utilizzo di colori vivaci e innaturali, con linee di contorno nette e marcate.

Il suo uso spregiudicato delle forme e dei colori complementari portò una ventata di novità nella tradizionale pittura francese al punto che il Fauvismo è stato visto, da alcuni, come una forma espressiva non controllata e selvaggia, rispetto allo stile contemporaneo.
Sul finire del secolo l'uso di colori vibranti ed espressivi ha permesso a Matisse di indirizzare lo sguardo degli spettatori, attraverso la sua tela, concentrando l'attenzione di chi guardava, dove voleva l'artista.


Quindi può essere interessante studiare l'utilizzo dei colori complementari, ai giorni nostri, usando la fotografia come mezzo espressivo.

Henri Matisse è nato l'ultimo giorno del 1869, ma la sua genialità è stata riconosciuta solo nel secolo successivo. E' ampiamente (alcuni potrebbero dire universalmente) considerato uno dei pittori più influenti della Francia del XX secolo, il suo stile prolifico, infatti, ha generato un grande interesse nell'uso del colore per la definzione della forma. L'utilizzo di colori vivaci, non è stato inventato da Matisse, ma certo è stato lui a lasciare un segno duraturo, influenzando molti pittori e artisti dopo di lui. Da questo punto cruciale della storia (per quanto riguarda l'arte visiva), la pittura si aprì lasciando il posto a nuove idee, sfidando la pratica tradizionale.
La percezione del mondo, su ciò che rendeva sublime un pittore, è stata quindi riconfigurata dal genio di artisti come Matisse.


Ma passiamo al presente e al nostro mezzo espressivo, la fotografia. Possiamo utilizzare i concetti dei maestri fauve e tradurre le loro idee in fotografie? Diamo una rapida occhiata, prima, alle basi teoriche del colore e alle sue applicazioni nelle arti visive, indipendentemente dal mezzo. Fin da giovani si ha familiarità con il concetto di colori primari: rosso, blu e giallo. Sappiamo che quando si mescolano due di questi colori in parti uguali, se ne producono altri che conosciamo come secondari: viola, arancio e verde. Il risultato dalla combinazione di primari e secondari sono i colori terziari.

Il concetto di colori complementari è tale che qualsiasi colore è complementare a quello opposto nella ruota dei colori (vedi sopra). Per esempio, rosso e verde sono complementari, arancio e blu, giallo e viola, ecc. Utilizzando questi colori insieme nelle nostre composizioni, foto, dipinti o vestiti, siamo in grado di fornire una piacevole, o almeno complementare, combinazione di colori. Ovviamente entra in gioco il gusto personale, quindi non tutti troveranno queste combinazioni di colore universalmente piacevoli, ma questa è la teoria. Quando si usano insieme due complementari, con il loro contrasto, si può attirare l'attenzione dello spettatore.

Donna con cappello (madame Matisse), di Henry Matisse, 1905.

Nel dipinto riprodotto qui sopra, Matisse utilizza aree di verde e blu per risaltare e aiutare a delineare le aree di rosso ed arancione, dirigendo i nostri occhi in quei punti, favorendo la rappresentazione di profondità, dimensione e forma di zone specifiche: il collo, la guancia, il cappello e i capelli. Utilizzando queste transizioni complementari per definire figura e linee, il pittore guida i nostri occhi attraverso l'immagine e il suo soggetto, evidenziato contro uno sfondo colorato e indefinito.
Mentre a prima vista questo dipinto può sembrare intenso e caotico, ha un suo livello di controllo, proprio utilizzando le relazioni tra i colori complementari.
Si focalizzano gli occhi, come facile punto di riferimento di partenza, per poi lasciarsi vagare visivamente attraverso il resto del dipinto, guidati in gran parte da queste zone di contrasto di complementari.

Esaminadolo attentamente, ogni colore ha una gamma di variazioni di luminanza. Chi di noi padroneggia l'uso dei mezzi toni, o del 18% di grigio in senso fotografico, dovrebbe avere familiarità con questa tecnica.
Parlando in termini di spettro visibile della luce, il bianco è la combinazione di tutti i colori mentre il nero è l'assenza di colore. Al contrario, quando si combinano colori pigmentati, come quando si dipinge, il nero è la combinazione di tutti i colori mentre il bianco è l'assenza di un pigmento colorato. Ciò detto, quando a qualsiasi colore viene aggiunto del bianco puro, si crea un valore diverso (detto Tinta), mentre se si aggiunge del nero si crea un'ombra. (Siete mai stati in un negozio di vernici e notato i tipi apparentemente infiniti di vernice bianca?) Ecco, qui sotto, un'altra interpretazione della ruota dei colori che mostra appunto le variazioni su primari, secondari e terziari ottenute con l'aggiunta di diversi incrementi di bianco:





Molti fotografi utilizzano i colori complementari per migliorare la composizione o sottolinearne qualche aspetto. Un arancione luminoso e il tramonto rosso che sfuma nel cielo indaco dai toni profondi, ad esempio, possono aggiungere grande drammaticità ed atmosfera a tutta la composizione.
Tecniche come il blocco di colore, usato comunemente nella fotografia di moda, usano una combinazione di complementari per far risaltare maggiormente il soggetto. L'utilizzo di questo tipo di contrasto è un buon modo per dare profondità all'immagine, rendendola bidimensionale.


Ecco qui in basso un esempio in cui volevo attirare l'attenzione sulla modella, la mia amica Flora: per farla risaltare in primo piano ho utilizzato uno sfondo verde scuro per creare un contrasto di colori complementari, in questo caso con il rosso brillante del vestito. Come abbiamo visto questo tipo di contrasto di colori complementari può aggiungere profondià alla fotografia. Una regola pratica, infatti, è che i colori caldi (rosso, arancione e giallo) portano in primo piano mentre i colori più freddi (verde, blu, indaco e il violetto) recedono sullo sfondo.

Uso di verde e rosso come contrasto di colori complementari.


Posizionamento, illuminazione e composizione hanno un ruolo determinante nella riuscita di una fotografia. L'uso del colore è uno degli strumenti che aiutano ad attirare, o allontanare, l'attenzione dai vari elementi della nostra composizione. Mentre i colori caldi visivamente avanzano in primo piano e i più freddi recedono, un colore impuro può avere l'effetto si smorzare un colore puro. Il colore è puro quando è al suo massimo grado di saturazione, nel caso dei primari, quando è allo stato originario. Aggiungendo bianco, grigio o nero a un colore "puro" questo diventa impuro. I colori impuri possono potenzialmente mutare un colore puro, quando vengono usati insieme in una composizione.


Consulta: La Teoria del Colore nell'Arte e nel Design





Nell'esempio precedente, ho cercato di mantenere il verde, dietro Flora, vibrante e "puro" quanto possibile sparando una luce direttamente sul cespuglio. Se avessi usato la luce per illuminare la scena globalmente, il verde sarebbe risultato meno puro, più scuro, diminuendo il risalto del contrasto con il rosso del vestito.

Proviamo a fotografare un colore primario su uno sfondo grigio, poi fotografiamo lo stesso colore su uno sfondo con un colore complementare. Sul grigio il nostro soggetto appare smorzato. Quando invece scattiamo su uno sfondo con un colore complementare il colore più caldo dovrebbe essere quello in primo piano, in quanto tende a "balzare in avanti" creando una composizione più vivida. Ecco, qui in basso, un rapido esempio con alcuni tulipani gialli fotografati con uno sfondo viola, poi con uno sfondo grigio.
Usando uno sfondo viola si fa risaltare il giallo (suo complementare) del tulipano.
Usando uno sfondo grigio si smorza il giallo del tulipano.


Si tratta di due semplici immagini che aiutano a confrontare la differenza dell'effetto del contrasto cromatico tra diversi colori.
Naturalmente molto dipende dall'utilizzo che si deve fare di un'immagine. Ad esempio per rendere i colori più vicini alla realtà è meglio usare uno sfondo grigio.

Quando non abbiamo il controllo del colore, ci dobbiamo affidare ai contrasti proposti dalla natura, scegliendo quindi i momenti più adatti. Ad esempio nella foto notturna qui in basso l'arancione caldo del castello illuminato è stato colto nell'attimo esatto in cui il blu del cielo e dell'acqua avevano la luminosità ideale per esaltarne il contrasto.

Il contrasto tra complementari, arancio e blu, esalta l'immagine.


L'uso di questa tecnica, con contrasti di colori vibranti, non ha senso per tutte le applicazioni fotografiche, ma se usata con proprietà aiuta a creare interesse visivo e se utilizzata correttamente può aiutare a dirigere l'occhio di chi guarda verso punti d'interesse specifico all'interno delle nostre immagini.
Spero che queste righe abbiano aiutato a rinfrescare o a conoscere il concetto di colori complementari.

Personalmente devo dire che è stato proficuo, oltre che divertente, riscoprire l'uso e l'utilizzo dei colori studiandoli dal punto di vista teorico per una migliore realizzazione creativa.
Grazie per la lettura e buoni scatti!




© Le immagini dei quadri sono di proprietà del patrimonio Henry Matisse e vengono qui utilizzate esclusivamente a scopo educativo. Non è permesso nessun altro utilizzo.
Le fotografie sono di Tyson Robichaud e non possono essere utilizzate o duplicate senza permesso.