Cultor College

Pensiero creativo:
i tre pincipi base

di Joe Lau



L'Autore:

Joe Lau fa parte del Dipartimento di Filosofia dell'Università di Hong Kong. Insieme a Jonathan Chan ha fondato il sito:

che provvede supporti online specifici per insegnanti e studenti sul pensiero critico e su quello creativo.
In questo intervento spiega i 3 principi base del pensiero creativo.



La Creatività

Per molte persone, la creatività è qualcosa di riservato a scienziati o artisti.
Questo però significa ignorare il fatto che tutti noi siamo di fronte ad innumerevoli problemi nella nostra vita quotidiana ed è proprio il pensiero creativo che aiuta a trovare soluzioni a questi problemi.
Per esempio abbiamo bisogno di utilizzare la nostra creatività se stiamo pensando a come guadagnare di più o a come rendere più felici i nostri cari.

Molte persone sembrano pensare che la creatività consista nell'aspettare l'ispirazione.
Come arrivino le idee ispiratrici è considerato spesso un processo piuttosto misterioso e non si capisce perchè alcune persone siano più creative di altre.
Ma sarebbe un errore pensare che la creatività è uno stato passivo della mente.
Se è vero che non esiste un algoritmo speciale per la creatività, ci sono capacità di pensiero che possono essere insegnate ed iniziative che si possono attuare per migliorare la propria creatività. Ma per cominciare, abbiamo bisogno di capire i tre principi fondamentali che sono alla base della creatività.



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Principio uno:
Le nuove idee sono composte da elementi antichi

Il pensiero critico riguarda principalmente il pensare corretto. La creatività riguarda soprattutto le possibilità alternative, cioè come trovare idee nuove ed utili.
Una nuova idea potrebbe essere una nuova teoria, un nuovo prodotto, una nuova soluzione ad un problema, o la concezione di un'opera d'arte.

Trovare qualcosa di nuovo significa produrre qualcosa che sia distintivo e speciale. L'implicazione pratica è che per essere creativi dobbiamo essere pronti a deviare dal normale e dal tradizionale. Molte persone hanno l'abitudine di seguire le istruzioni e hanno paura di mettere in discussione lo status quo o di esplorare qualcosa di nuovo.
Essere creativi, quindi, implica un certo atteggiamento coraggioso ed esplorativo e curiosità insiti nel proprio carattere.

Ma da dove vengono le nuove idee? La risposta è semplice: le nuove idee in realtà sono quelle vecchie riarrangiate in modo diverso. Quindi c'è un senso di verità nel detto: "Non vi è nulla di nuovo sotto il sole." Questo vale non solo per la creazione di concetti o teorie, ma pure per il lancio di una nuova moda o di tendenze culturali.

Ma come si fa a generare nuove idee da quelle vecchie?
In parole povere, le idee sono generalmente costituite da diversi elementi, noi cerchiamo nuove combinazioni unendo insieme idee diverse, eliminando alcuni elementi, o sostituendone alcuni con altri.

Consideriamo l'idea del telefono cellulare. E' la combinazione naturale del concetto di trasmissione dati wireless e l'idea di telefono.
Il primo principio ha anche un risvolto pratico: gli ingredienti per la creatività dipendono dal bagaglio di idee che sono disponibili per la ricombinazione. Se si ha un dominio limitato di conoscenze, si hanno meno risorse cui attingere per formare nuove idee.
Questo è il motivo per cui la curiosità intellettuale e una base ampia di conoscenze possono migliorare notevolmente la creatività.
Infatti si è in possesso di più concetti, teorie ed esperienze tra cui poter scegliere.

Questo è anche il motivo per cui può essere utile cercare di risolvere un problema attraverso la consultazione con altre persone di competenze diverse.



Principio due:
Non tutte le idee nuove sono alla pari

La creatività non è semplicemente realizzare nuove idee. Il tipo di creatività che è apprezzato è la capacità di elaborare idee nuove e utili, le idee che servono a soddisfare un bisogno importante o creare una nuovo tendenza che abbia un impatto.

La creatività può essere divisa in creatività artistica e cognitiva.
La creatività artistica consiste nella creazione di opere d'arte e nell'esprimere le proprie idee ed emozioni attraverso le varie forme d'arte. Il pensiero critico, in quanto tale, non si oppone alla creatività artistica, ma il potenziamento delle capacità del pensiero critico, ovviamente, non può migliorare la creatività artistica.
Tuttavia, il pensiero critico è una condizione necessaria per la creatività cognitiva.

La creatività cognitiva contribuisce a trovare soluzioni a problemi pratici o teorici.
Questo include ad esempio la creazione di una nuova teoria scientifica, o il lancio di un nuovo prodotto commerciale.

La
creatività cognitiva ha due parti:
la generazione di nuove idee
e la valutazione e la modifica di nuove idee.
Quando abbiamo bisogno di nuove idee per risolvere un problema, il pensiero critico è necessario per aiutare a determinare la pertinenza e l'efficacia di queste idee.
Per costruire un razzo che vada sulla luna, ad esempio, non si dovrebbero violare la logica o le leggi della fisica. La valutazione di una proposta per risolvere un problema deve quindi coinvolgere un solido pensiero critico.

A volte si suggerisce che la creatività spesso richiede di andare contro le convenzioni usuali, e che le idee nuove ed importanti potrebbero essere perse se si è troppo critici.
Ma buon pensiero critico non implica che bisogna sempre essere critici.
Se l'esperienza ci dice che è utile fare un brainstorming, che a volte potrebbe essere produttivo sospendere il giudizio critico ed esporre le nuove idee prima di valutarle, allora è certamente razionale farlo.
Questo non è certamente in contrasto con i principi del pensiero critico. E' quindi un grave malinteso guardare al pensiero critico e alla creatività cognitiva come contrapposti l'uno all'altra.



Principio tre:
La creatività è esaltata dalla capacità di individuare le connessioni tra le idee


Il nostro archivio di idee ci fornisce gli ingredienti per generarne di nuove, ma è importante ricordare che le idee utili potrebbero derivare da fonti inaspettate.
Una campagna di marketing di successo potrebbe ricorrere a certi studi psicologici e riferirsi anche a particolari tendenze della società.
Si tratta di vedere una connessione tra il soggetto cui si è interessati (ad esempio il marketing) ed altri soggetti (sociologia e psicologia), una relazione che a prima vista potrebbe sembrare un po' remota.


Come esempio concreto, consideriamo i "Fastskin", i costumi da bagno introdotti dalla società Speedo intorno al 1996. Una delle considerazioni chiave nella progettazione di un costume da bagno, per gli atleti, è quella di ridurre la quantità totale di resistenza o attrito della superficie del costume sull'acqua.

I ricercatori dell'azienda hanno notato che gli squali sono in grado di muoversi molto velocemente in acqua anche a causa della particolare conformazione della pelle.
Così hanno progettato un tessuto, emulando la pelle dello squalo, che ha prodotto meno attrito e turbolenza. Alle Olimpiadi di Sydney nel 2000, 28 tra i 33 vincitori di medaglia d'oro indossavano questo tipo di costume, a testimonianza della sua validità.

Quindi, se vogliamo essere creativi, dobbiamo essere pronti ad esplorare le connessioni tra le diverse aree. Questo significa, in primo luogo, che si dovrebbe avere una vasta base di conoscenze. Le persone creative in genere leggono molto, hanno un grande senso di curiosità e sono spesso disposte ad esplorare argomenti che non portano benefici immediati.

In secondo luogo, dobbiamo garantire che i nostri processi di apprendimento mirino ad una profonda comprensione delle connessioni tra i concetti chiave.
Studiare non è semplicemente ricordare brani e pezzi di informazione indipendenti.
Dovremmo essere sicuri di guardare le informazioni che abbiamo, da diverse angolazioni, riformulandole sistematicamente in modo da ottenere una migliore comprensione globale.


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