Il percorso visivo
Movimento e percezione visiva in pittura, fotografia e design
di Dianne Mize
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La natura è ricca di soggetti che meritano di essere ritratti... ma l'abbondanza ha un prezzo. Se mettiamo troppe informazioni visive in un'unica opera d'arte tutti insieme, i nostri spettatori non sapranno dove guardare.
Tuttavia, proprio come un compositore musicale guida il pubblico che ascolta, nota per nota, i pittori (e i fotografi) sono in grado di guidare gli occhi dei loro spettatori inserendo, nei loro lavori, percorsi visivi interessanti.
I percorsi visivi si verificano quando determinate aree del dipinto sono collegate da qualche tipo di enfasi visiva. Lo sguardo dell'osservatore "entrerà" nel dipinto nel punto più enfatizzato, per poi spostarsi in giro seguendo il percorso determinato dalle varie aree enfatizzate.
I percorsi possono essere programmati in anticipo, anche se durante la lavorazione si possono modificare. Nella maggior parte dei casi, la loro collocazione attirerà l'attenzione dentro e attraverso il soggetto raffigurato.
Se in un'immagine non c'è un forte percorso visivo, gli occhi dello spettatore possono rimanere confusi o distrarsi senza vedere nulla del dipinto.
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Il quadro "In un caffè di Mosca", del pittore canadese Robert Genn, è un grande esempio di un percorso visivo in azione. In realtà, ci sono almeno tre percorsi che operano insieme in questo dipinto.
Il percorso visivo primario viene creato con un colore freddo (blu) ripetuto , circondato da colori più caldi. Si noti come gli occhi rimbalzano da un settore all'altro:
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Ora vediamo cosa succede quando elimino l'immagine in alto a destra:
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Ecco cosa capita eliminando l'immagine del quadro azzurro in alto a destra. |
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Tipi di percorsi visivi
In tutta la storia della pittura, gli artisti hanno sperimentato vari metodi per creare percorsi visivi. Alcuni di questi sono diventati dei classici.
I seguenti sono 6 esempi di percorsi visivi, ciascuno garantisce la creazione d'interesse visivo inducendo gli occhi dello spettatore a muoversi attraverso l'immagine:
1. Il percorso a triangolo: questo è uno dei più antichi e più familiari tra i percorsi visivi classici. E' quello usato da Robert Genn, qui sopra.
2. Il percorso a S: imita la forma di una S o una Z. Lo puoi vedere qui sotto nel dipinto di John Burton, "Pentimento".
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Notate come il percorso di S inizi tra le nuvole in alto a destra, sia quindi attirato dall'onda che si infrange sulle rocce e si completi con l'acqua nella parte frontale.
3. Il percorso a C. Utilizzato in diversi modi, questo percorso può essere girato, con curva dal basso come una U, o con una curva dall'alto come una rovesciata U. Clyde Aspevig ha qui utilizzato il percorso a U.
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4. Il percorso a O (o a chiocciola): qui l'occhio è condotto in cerchio, in senso orario o antiorario, spesso a spirale, verso l'interno come in "One Cantalope Left" di Jennife McChristian, qui sotto:
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Jennifer enfatizza le luci, creando un'area grande, più scura (sul centro destra), per mantenere l'occhio in movimento attorno alla figura centrale.
5. Il percorso convergente. Un altro classico storico, questo percorso utilizza le linee della prospettiva per puntare verso un punto unico. L'esempio Ë seguito da Marc Hanson.
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6. Il percorso graduale: qui l'occhio è guidato da una gradazione o transizione di colore da una zona del dipinto ad un'altra. Colin Page ha sottilmente graduato le luci dalla parte scura e calda alla parte più chiara e fredda, dal basso verso l'alto.
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Gli artisti spesso trovare il modo di combinare, modificare o elaborare questi percorsi visivi classici. E' anche possibile creare un proprio percorso unico ed ugualmente efficace.
Se il percorso realizzato aiuta a mantenere l'occhio in movimento in tutto il quadro, allora vuol dire che il metodo utilizzato, qualunque esso sia, ha avuto successo.
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Last modified: January 2018
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